Di fronte agli ostacoli interni alla costruzione di data center – strozzature normative, vincoli energetici e di capitale e resistenza dell’opinione pubblica – la seconda amministrazione Trump ha adottato una strategia di “diffusione strategica”, revocando i controlli sulle esportazioni di chip per consentire alle aziende tecnologiche statunitensi di collaborare con gli alleati del Golfo nella costruzione di queste strutture. Questo approccio mira a estendere il dominio americano nell’IA e a frenare lo slancio della Cina, legando gli Stati del Golfo, in particolare gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita, all’ecosistema IA statunitense attraverso piattaforme proprietarie che limitano l’interoperabilità. Le conseguenze geopolitiche di questo cambiamento includono l’elevazione delle potenze del Golfo a partner strategici, il potenziale declino relativo dell’Asia nel pensiero strategico americano e l’ascesa delle infrastrutture digitali come nuova base del potere globale. I rischi includono la creazione di una futura concorrenza nel campo dell’IA da parte del Golfo, partnership con regimi illiberali e il fatto che l’uso coercitivo di queste partnership da parte degli Stati Uniti potrebbe alienare altri Stati e spingerli verso la Cina.


