Radar 28 ottobre – 3 novembre 2024
BRICS: sospesi tra rischio e opportunità, non convincono per la fragilità democratica. Nel campo della politica estera i cittadini italiani mostrano, negli ultimi anni,
una progressiva chiusura, con una crescita generalizzata della diffidenza nei confronti dei Paesi stranieri. È sempre più bassa, infatti, la percentuale di Italiani che considera amici Paesi tradizionalmente vicini come gli Stati Uniti, la Spagna, la Germania, la Francia o il Regno Unito. Allo stesso tempo si percepisce diffusamente il senso di una instabilità
geopolitica dove la difficoltà dell’UE di esprimersi come un soggetto compatto rappresenta uno degli elementi che riducono la capacità di trovare un nuovo equilibrio mondiale. Dubbi consistenti anche sull’esperienza e sulla proposta dei BRICS: Paesi con un grande potenziale demografico ed economico, ma con un sistema di governance e livelli di disuguaglianza che non li rendono interlocutori affidabili. Per quanto un terzo degli Italiani guardi con attenzione a ciò che i BRICS si propongono di fare, e li consideri un potenziale partner per l’Italia, quasi 4 Italiani su 10 temono che più che rappresentare un elemento di equilibrio del sistema geopolitico, possano divenire un ulteriore elemento di instabilità per il loro desiderio egemonico.
DISEGUAGLIANZE: combatterle è la vera sfida del XXI secolo, ma per 1 su 2 sono inevitabili. Molti la definiscono la principale piaga sociale del ventunesimo secolo, in effetti gran parte degli italiani ritiene la riduzione delle diseguaglianze la vera sfida dei nostri tempi. Anche perché è largamente maggioritaria la sensazione che le disparità siano aumentate negli ultimi decenni, per quanto un terzo dell’opinione pubblica sia di parere contrario. Va sottolineata però anche una discreta diffusione dell’idea che le diseguaglianze nella società umana siano inevitabili in quanto la stessa natura dell’uomo le prevede. In tale contesto, le discriminazioni considerate più intollerabili sono quelle economiche ed etniche, ritenute più urgenti da affrontare rispetto alle discriminazioni di genere o di orientamento sessuale. Ma ci sono anche altri tipi di squilibri che vengono percepiti nella nostra società: soprattutto quello ambientale, tra uomo e natura, quello politico, tra cittadini e chi sta al potere, quello economico, tra attenzione al profitto e il reale benessere.
Una volta inquadrata la problematica occorre passare alle possibili soluzioni. Al fine di cercare di ridurre le diseguaglianze, i cittadini suggeriscono soprattutto una più marcata progressività della tassazione, riforme mirate ad arginare il precariato e l’introduzione del salario minimo di legge.
DONNE E RAPPORTO CON IL CORPO: 2 su 5 provano disagio per le proprie forme. Fiducia nella mission body positive della moda. Il rapporto con il corpo e la sua immagine individuale e collettiva sono stati oggetto dell’ultima ricerca condotta da SWG in collaborazione con Donna Moderna. Dai dati ne emerge una dialettica difficile, spesso conflittuale e vissuta in maniera molto diversa tra i generi e le fasce di età. Sono soprattutto le donne a sentirsi a disagio con le proprie forme, spesso lontane dai canoni di bellezza mostrati dai media (lo dichiara il 38% delle intervistate contro il 21% degli uomini). La parola più ricorrente che le donne utilizzano per descrivere il loro corpo è «insicurezza». Sono divise tra sentimenti contrastanti, diversamente dagli uomini che, invece, vivono il loro fisico con più positività. Nell’influenzare l’idea che gli individui hanno del proprio corpo ci sono diversi modelli di riferimento. Sulle giovani donne è maggiore il condizionamento di attori e influencer mentre per gli uomini è più forte il canone estetico dei personaggi sportivi. Ma il giudizio che pesa di più è quello del partner (trasversalmente tra uomini e donne). La strada per una maggiore pluralità che aiuti a vivere il rapporto con il corpo più serenamente è lunga. Tuttavia alcuni settori si stanno muovendo su questi temi: per un terzo delle donne gli sforzi fatti dall’industria della moda rappresentano
un reale impegno.