sabato, Luglio 27, 2024

ATTACCO DI HAMAS: TECNOLOGIA VS MEDIOEVO (di Marzia Giglioli)

Marzia Giglioli scrive per The Global Eye

Cosa ha provocato la débacle della difesa israeliana ? La risposta ribalta la logica. Gli algoritmi cedono alla ‘sorpresa dell’età della pietra’

L’intelligenza tecnologica e quella umana: una vs l’altra.

Mentre il dibattito sull’ intelligenza artificiale e il cambio epocale di una civiltà algoritmica che avanza assorbe dibattiti e preoccupa le coscienze, l’assalto di Hamas sulla striscia di Gaza spezza ogni logica e ogni previsione e segna la supremazia di una ‘guerra medievale’ in tutta la sua atrocità.

Tel Aviv e il mondo si interrogano sulla débacle e sulle falle che hanno impedito di contrastare l’attacco di Hamas concepito con mezzi poveri ma fatali.  Ma il momento è talmente drammatico che ora, sull’ indagine causale, nei media prevale il ‘perché’ i sofisticati mezzi e l’alto livello della security israeliana siano stati per ora sopraffatti.

Citiamo da Rainews alcuni commenti a caldo che arrivano da Tel Aviv:

‘Questo è un grave fallimento’, ha detto Yaakov Amidror, ex consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro Benjamin Netanyahu. ‘Questa operazione in realtà dimostra che le capacità (dell’intelligence) a Gaza non erano buone’. Per ora nessuna spiegazione. ‘Ma le lezioni’ – dice Amidror – ‘dovranno essere apprese quando le acque si saranno calmate’.

Il contrammiraglio Daniel Hagari, capo portavoce militare, ha riconosciuto che ‘l’esercito deve una spiegazione all’opinione pubblica. Ma ha detto che ora non è il momento: Prima combattiamo, poi indaghiamo’.

Molti analisti convergono sul fatto che sulla situazione interna pesi il caos politico che agita Israele, che vive da mesi le proteste per le iniziative proposte dal premier Netanyahu per la revisione del sistema giudiziario. Non è certo questa la risposta causale che richiede il nuovo conflitto in Cisgiodania che rappresenta, ormai, un altro fronte – particolarmente delicato e sensibile – della guerra mondiale ‘a pezzi’.

Amir Avivi, generale israeliano in pensione, ha affermato che ‘i servizi di sicurezza israeliani fanno sempre più affidamento sui mezzi tecnologici per acquisire informazioni. L’altra parte ha imparato a gestire il nostro dominio tecnologico e ha smesso di usare la tecnologia che potrebbe smascherarlo’, ha detto Avivi, presidente e fondatore del Forum di difesa e sicurezza israeliano che conclude : ‘Sono tornati all’età della pietra’.

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