mercoledì, Ottobre 4, 2023

Dall’India, nuove tecnologie per vincere il COVID-19

> English Version

The Science of Where Magazine incontra Shoba Suri, Senior Fellow presso il think tank indiano Observer Research Foundation (ORF). Shoba è una nutrizionista con esperienza nella ricerca clinica e comunitaria. Si è occupata di nutrizione, assistenza sanitaria, alimentazione di neonati e bambini piccoli, sostegno alle politiche e valutazione. Shoba è una specialista qualificata nella consulenza per l’alimentazione di neonati e bambini (IYCF) con oltre 40 pubblicazioni di ricerca su riviste e libri scientifici.

Per ORF (8 gennaio 2021), Shoba ha scritto un interessante articolo intitolato CoWIN app for vaccine, telemedicine: 2021 is the turning point for India’s healthcare through AI

Puoi spiegare ai nostri lettori cos’è il progetto CoWIN e la sua importanza, in questa fase pandemica, per un Paese come l’India?

Co-WIN (COVID-19 Vaccine Intelligence Network) è una estensione dell’esistente Vaccine Intelligence Network (eVIN) al fine di renderlo una soluzione IT completa basata su cloud per la pianificazione, implementazione, monitoraggio e valutazione della vaccinazione COVID-19 in India. È una soluzione end-to-end che ha utilità per l’intero sistema sanitario pubblico, dal livello nazionale fino al singolo operatore. Il sistema Co-WIN seguirà, in tempo reale, non solo i beneficiari ma anche i vaccini, l’utilizzo, gli sprechi, la copertura fino al livello subnazionale. Nelle prime due fasi del processo di vaccinazione in India i lavoratori in prima linea e i professionisti medici riceveranno il vaccino. Questo sarà seguito da persone di età superiore ai 50 anni in quanto sono più a rischio di contrarre il nuovo coronavirus.

La nostra rivista si occupa, in particolare, di tecnologia per una società più umana. La questione della salute pubblica e globale è al centro dell’attenzione di tutti noi. Quali sono le opportunità e i rischi dell’innovazione tecnologica in questo campo?

Con il progresso della tecnologia siamo entrati nell’era digitale e gran parte delle informazioni vengono archiviate, elaborate e trasmesse digitalmente. Piaccia o no, siamo diventati più dipendenti dalla tecnologia per accedere e ricevere assistenza sanitaria. Abbiamo iniziato ad accedere alle informazioni sanitarie digitalmente con il boom di app mobili che ci aiutano a fare tutto, monitorando la nostra attività, il sonno, la dieta o i farmaci. La tecnologia digitale può essere utile per trasformare la sanità in un sistema più sostenibile. Ma c’è il rischio che le informazioni siano di pubblico dominio e che si generi un pericolo su come queste vengono utilizzate o trasferite.

Le tecnologie sono strategiche ma anche economiche. In che modo la loro crescita è collegata a una possibilità di sviluppo economico circolare, come molti sperano che accada?

L’innovazione tecnologica e lo sviluppo economico sono correlati. La tecnologia significa maggiore rendimento ed efficienza ed è fatta per durare. Aiuta le economie dei paesi in via di sviluppo riducendo i costi di produzione, incoraggiando la crescita di nuovi business e promuovendo la comunicazione. L’India non è molto indietro e ha abbracciato la scienza e la tecnologia per migliorare l’economia nazionale e la vita dei suoi cittadini. Per l’India, il settore IT ha reso la governance più efficiente. Tuttavia, ci sono ostacoli di povertà, divario urbano rurale, accesso limitato all’istruzione e risorse che ostacolano il raggiungimento dell’obiettivo.

Infine, l’India è un importante hub tecnologico. Quali sono le prospettive di quel grande “Paese-continente” anche guardando alla macroregione asiatica?

L’India è al secondo posto come hub globale per l’innovazione tecnologica. Le aziende tecnologiche in India hanno guidato la crescita, creato posti di lavoro, aumentato l’accesso alle risorse, all’istruzione e all’assistenza sanitaria. L’innovazione tecnologica ha portato alla diminuzione dei livelli di povertà e al miglioramento degli stili di vita; tuttavia, essa incide anche negativamente sul mercato del lavoro. Secondo la Banca Mondiale, “l’Asia meridionale diventerà un hub per l’innovazione nella quarta rivoluzione industriale”. L’inizio della quarta rivoluzione industriale è guidato dalla tecnologia avanzata, dall’intelligenza artificiale e dalla robotica. Quindi, le prospettive sembrano promettenti.

POLAR TIPPING POINTS HUB: UN’ESPERIENZA IMMERSIVA PER ANALIZZARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI AI POLI. INTERVISTA A JULIENNE STROEVE (UNIVERSITY OF MANITOBA)

The Science of Where Magazine in dialogue with Dr. Julienne Stroeve from the University of Manitoba.   In a reflection for The World Economic Forum, Julienne wrote that...

GLI USA E LA SFIDA DELLA DECENTRALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

San Francisco, San Jose, California, New York, Los Angeles, Boston e Seattle. Queste sono le aree metropoline costiere in cui, secondo il think tank...

COME LA CINA REGOLAMENTA L’AI. CONFRONTO CON EUROPA E USA. INTERVISTA A EMMIE HINE (UNIVERSITA’ DI BOLOGNA) (also English version)

The Science of Where Magazine intervista Hemmie Hine, PhD candidate in Law, Science, and Technology presso l'Università di Bologna. Le sue ricerche si concentrano...

AI, ELEZIONI E IL RISCHIO DI DEFAULT DELLA VERITA’ (di Marzia Giglioli)

La parola è propaganda ma non ha più le connotazioni di una volta. E' più misteriosa e più intelligente. Ed anche le sfide elettorali...

STRATEGIA E’ RI-COSTRUZIONE

Scrivere di ‘strategia’ è operazione complessa perché tocca molte dinamiche inter-in-dipendenti, non solo non separabili l’una dall’altra ma vincolate l’una nell’altra. Anzitutto, non può esservi...

IL CORRIDOIO IMEEC. CONNETTIVITA’ NEL MONDO MULTIPOLARE. INTERVISTA ALL’AMBASCIATORE ANIL TRIGUNAYAT (VIVEKANANDA INTERNATIONAL FOUNDATION) (also English version)

The Science of Where Magazine incontra l'Ambasciatore Anil Trigunayat, Distinguished Fellow presso il think tank Vivekananda International Foundation (India), per discutere l'importanza geostrategica dell'...

Ultimi articoli