Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua. Fuori dalla logica celebrativa, il tema è strutturale e riguarda la sostenibilità del mondo e dei mondi.
E’ tempo di soluzioni. Se ci esercitassimo a costruire un atlante della carenza e della qualità idrica, e della siccità, vedremmo che il problema è globale e riguarda l’intero pianeta. Certamente, gli effetti dello stress idrico, nel quadro dei cambiamenti climatici, impattano maggiormente nei contesti già poveri e più fragili.
L’Italia, in questa fase, ha scelto di costruire un coordinamento nazionale per affrontare il tema della siccità. Iniziativa positiva, essa dovrà finalmente far interagire tutti i soggetti impegnati nell’individuare soluzioni diversificate che, dal risparmio di acqua al governo delle infrastrutture, aiutino a cambiare via nell’interesse della vita umana, dei territori e dei settori economici.
Decisiva per una politica dell’acqua e dell’ambiente è l’ innovazione tecnologica. Le soluzioni della “scienza del dove”, non da oggi, garantiscono possibilità oggi necessarie: dalla mappatura dello stato delle infrastrutture idriche, da considerare nell’ambito di quelle “critiche”, al contributo nella gestione delle stesse infrastrutture realizzando modelli digitali in grado di intervenire sulla manutenzione delle stesse per prevenire difficoltà oggi crescenti e per continuare a garantire un servizio adeguato alla cittadinanza e per la salvaguardia del territorio e delle attività economiche.
“Scienza del dove” significa “location intelligence” che si ottiene attraverso la visualizzazione e l’analisi dei dati geospaziali. Le organizzazioni possono utilizzare strumenti di intelligence per identificare il luogo in cui si è verificato un evento, capire perché si sta verificando e comprendere le cause. Nell’ambito della trasformazione digitale, molte organizzazioni si affidano alla tecnologia dei sistemi informativi geografici (GIS).
L’ultima considerazione riguarda il livello dell’intervento. Se occorre valorizzare le iniziative nazionali, il tema è ben più ampio. La rete Esri, diffusa a livello mondiale, ha un portato di esperienze e di soluzioni in grado di supportare la globalità del fenomeno ambientale, e della carenza e qualità dell’acqua in particolare.