sabato, Luglio 27, 2024

DOVE LA COMPETIZIONE TECNOLOGICA INCONTRA LA FRAMMENTAZIONE SOCIALE E LA DEBOLEZZA POLITICO-ISTITUZIONALE

L’estrema competizione dall’alto, particolarmente in campo tecnologico, incontra una profonda frammentazione delle società umane e la debolezza dei sistemi istituzionali. Servono classi dirigenti nel futuro già presente

 

Il think tank ASPI, nell’aggiornamento del suo Critical Tech Tracker, sottolinea il netto vantaggio della Cina nella ricerca di sensoristica avanzata e la competizione quasi ‘ad armi pari’ tra Cina e Paesi occidentali sulle biotecnologie.

Gli esperti potranno, meglio di chi scrive, sottolineare il valore strategico, al contempo nei domini civile e militare, del predominio nella ricerca e nella produzione di queste tecnologie, così come dell’intelligenza artificiale. Non so se si possa parlare di ‘nuova guerra fredda’ ma, certamente, si può dire che la sfida è, non da oggi, aperta.

Mentre, dall’alto, la competizione tecnologica, vera ragione della ricomposizione dei rapporti di potere a livello globale, aumenta, dal basso, nelle nostre società, crescono la frammentazione e una sorta di rilassamento di quei sistemi democratici che, pur se progressivamente ‘in svuotamento’ soprattutto dal punto di vista della rappresentanza effettiva, credono ancora di poter determinare le sorti del mondo (‘democrazie vs autocrazie’).

Le complessità che vediamo (anche se facciamo finta di non vederle), dall’alto e nel profondo, mettono a rischio la sostenibilità sistemica del mondo e dei mondi. Tutto, in aggiunta, è attraversato da una policrisi de-generativa (in primis, i cambiamenti climatici) non osservata politicamente dalle classi dirigenti (la COP28 sarà un punto di svolta ?).

Se non si può, e non si deve, bloccare il progresso, se si deve proteggere ‘ciò che siamo’ a ogni latitudine (in termini di identità e di benessere economico), occorre comunque un cambio di passo. La resilienza dei nostri sistemi istituzionali e delle nostre società umane non potrà avvenire fuori dal quadro complesso che abbiamo descritto, di estrema competizione dall’alto e di estrema frammentazione dal basso. Se non possiamo individuare soluzioni à-la-carte, possiamo almeno iniziare un percorso ideal-pragmatico di riflessione: per la formazione di classi dirigenti nel futuro già presente che incarnino nuovi paradigmi culturali e operativi, non più solo lineari e non più novecenteschi.

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